Codice di autoregolamentazione TV e Minori
Diego Somigliana, esperto in materia di Codice di autoregolamentazione TV e Minori, offre un servizio di controllo preventivo dei palinsesti, dei programmi e dei messaggi pubblicitari per verificare il rispetto della normativa vigente a tutela dei minori da parte delle emittenti televisive italiane.
Il servizio è rivolto a:
- Emittenti televisive nazionali e locali
- Strutture editoriali e direzioni di rete
- Società di produzione che realizzano format rivolti ai minori o alla fascia “family”
- Uffici legali e uffici compliance delle televisioni
📞 Consulenza e informazioni: 02 83242008
📧 Email: somiglianaservizi@gmail.com
Riferimenti normativi principali
La tutela dei minori in televisione si fonda su un insieme di norme e autoregolamentazione, tra cui:
- Decreto 27 aprile 2006 n. 218 – disciplina dell’impiego di minori nei programmi televisivi;
- Codice di autoregolamentazione TV e Minori (sottoscritto nel 1997, aggiornato nel 2002);
- Costituzione italiana, in particolare l’art. 31 sulla protezione dell’infanzia e della gioventù;
- Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (1989), che riconosce il diritto del minore a uno sviluppo regolare, alla tutela della privacy e alla protezione da violenza e sfruttamento;
- normativa AGCOM e competenze della Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Il Codice TV e Minori integra queste norme con regole di comportamento che le emittenti si impegnano a rispettare per garantire una programmazione adeguata ai bambini e ai ragazzi.
Obblighi principali per le emittenti TV
Le emittenti televisive non devono solo evitare contenuti dannosi, ma anche promuovere attivamente una TV attenta ai minori. In sintesi, il Codice TV e Minori richiede di:
- migliorare la qualità delle trasmissioni destinate ai bambini e ai ragazzi;
- favorire un uso corretto della TV da parte delle famiglie (quantità e qualità di esposizione);
- collaborare con il sistema scolastico per l’educazione ai media;
- impiegare personale preparato e sensibile alle problematiche dell’infanzia;
- evitare messaggi che possano compromettere lo sviluppo psichico e morale dei minori.
In particolare, sono previsti obblighi specifici per:
1. Partecipazione dei minori ai programmi
- massimo rispetto della persona del minore, senza strumentalizzare età o corpo;
- divieto di trasmettere immagini riconoscibili di minori autori, vittime o testimoni di reati;
- attenzione speciale ai minori con disabilità o in condizioni di disagio;
- tutela nei casi di conflitti familiari, affidamento, situazioni di forte vulnerabilità.
2. Programmi di informazione
- evitare immagini gratuite di violenza o sesso, soprattutto tra le 7.00 e le 22.30;
- avvisare chiaramente il pubblico quando vengono trasmesse immagini o contenuti non adatti ai minori;
- rispettare la “Carta dei doveri del giornalista” per la parte dedicata ai minori e ai soggetti deboli.
3. Fiction, film e spettacoli di intrattenimento
- valutare l’ammissibilità dei contenuti tramite comitati interni di autocontrollo;
- evitare spettacoli che usano in modo sensazionalistico conflitti familiari o turpiloquio;
- se un contenuto non è adatto ai più piccoli, segnalarlo esplicitamente al pubblico prima e durante la messa in onda.
4. Fascia protetta 16.00 – 19.00
- dedicare questa fascia “protetta” a programmazione idonea ai bambini;
- controllare con particolare attenzione anche promo, trailer e pubblicità in questa fascia;
- garantire che testi, immagini e toni siano coerenti con l’età media del pubblico presente.
5. Pubblicità e comunicazione commerciale
Il Codice distingue tre livelli di protezione (generale, rafforzata, specifica) in base all’orario. In generale:
- vietato usare minori in atteggiamenti pericolosi o presentare il consumo di alcol in modo positivo;
- vietato sfruttare la credulità dei bambini per indurli all’acquisto;
- nella fascia 16.00–19.00, maggiore cautela verso contenuti che possano turbare o disorientare i minori;
- obbligo di netta distinzione tra programma e messaggi pubblicitari, riconoscibili anche ai bambini che non sanno leggere.
Controlli, sanzioni e ruolo di AGCOM
La verifica del rispetto del Codice e della normativa sulla tutela dei minori è affidata alla Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in collaborazione con il Comitato di applicazione del Codice TV e Minori.
In caso di inosservanza:
- la Commissione può deliberare l’irrogazione di sanzioni anche se il fatto costituisce reato, indipendentemente dal procedimento penale;
- i limiti minimo e massimo della sanzione pecuniaria sono elevati, in materia di tutela dei minori, rispettivamente a 25.000 e 350.000 euro;
- nei casi più gravi può essere disposta la sospensione della concessione televisiva da 1 a 10 giorni.
Oltre alle sanzioni economiche, una violazione visibile all’opinione pubblica comporta danni d’immagine significativi per l’emittente e per il programma coinvolto.
Cosa posso fare per la tua emittente
Come consulente esperto in Codice TV e Minori, offro:
- analisi preventiva di palinsesti e format per verificarne la conformità rispetto alla tutela dei minori;
- controllo delle fasce orarie sensibili (in particolare 7.00–22.30 e 16.00–19.00);
- valutazione di promo, trailer, spot e product placement in relazione al pubblico minorile;
- supporto nella predisposizione di linee guida interne per redazioni, autori, registi e reparti marketing;
- formazione su TV e minori per giornalisti, autori, conduttori e tecnici;
- assistenza in caso di segnalazioni, contestazioni o procedimenti sanzionatori relativi alla tutela dei minori.
L’obiettivo è duplice: ridurre il rischio sanzionatorio e allo stesso tempo qualificare l’immagine dell’emittente come soggetto attento alla protezione dei minori e alla responsabilità sociale.
Contatti
Per una consulenza sul rispetto del Codice TV e Minori, un’analisi di palinsesto o una formazione mirata:
📞 02 83242008
📧 somiglianaservizi@gmail.com
Autore: Diego Somigliana
Domande frequenti su TV e Minori
Che cos’è il Codice di autoregolamentazione TV e Minori?
È un codice di condotta sottoscritto dalle emittenti televisive italiane pubbliche e private per tutelare i minori nei confronti dei contenuti TV. Integra le norme di legge e definisce regole pratiche su programmi, informazione, intrattenimento e pubblicità destinati o accessibili ai minori.
Perché le emittenti devono rispettare il Codice TV e Minori?
Perché la TV raggiunge ogni giorno un pubblico composto anche da bambini e ragazzi e ha un forte impatto educativo. Il Codice serve a prevenire trasmissioni, immagini e messaggi che possano nuocere allo sviluppo psichico e morale dei minori e a dimostrare l’impegno dell’emittente nella responsabilità sociale.
Quali sono le fasce orarie più delicate per la tutela dei minori?
In generale, dalle 7.00 alle 22.30 le emittenti devono evitare contenuti particolarmente crudi o inadatti ai minori. Inoltre esiste una specifica fascia protetta 16.00–19.00, dedicata ai bambini e ragazzi, in cui vanno controllati con maggiore attenzione anche promo, trailer e pubblicità.
Cosa deve controllare un’emittente nella fascia 16.00–19.00?
Nella fascia protetta l’emittente deve garantire che:
- i programmi siano idonei a un pubblico di minori;
- promo, trailer e spot non contengano scene, linguaggi o situazioni potenzialmente dannose o disorientanti;
- la pubblicità sia chiaramente distinguibile dai programmi, anche per i bambini che non sanno leggere.
Cosa succede se una TV non rispetta il Codice e le norme a tutela dei minori?
La Commissione per i servizi e i prodotti dell’AGCOM, insieme al Comitato TV e Minori, può intervenire con richiami e sanzioni. In caso di violazioni in materia di tutela dei minori, le sanzioni pecuniarie possono arrivare fino a centinaia di migliaia di euro e, nei casi più gravi, può essere disposta la sospensione della concessione televisiva da uno a dieci giorni.
La tutela riguarda solo i contenuti “per bambini”?
No. La tutela dei minori riguarda tutta la programmazione accessibile ai minori, non solo i programmi espressamente dedicati a loro. Anche notiziari, talk, reality, film e show serali devono essere valutati per evitare contenuti gratuiti di violenza, sesso, morbosità o situazioni che possano turbare i più giovani.
Le regole valgono anche per la pubblicità?
Sì. Il Codice prevede regole specifiche per la pubblicità e le comunicazioni commerciali rivolte ai minori, con tre livelli di protezione (generale, rafforzata, specifica). Vanno evitati messaggi che sfruttano la credulità dei bambini, che li spingono a comportamenti pericolosi o che usano modelli diseducativi.
In che modo una consulenza può aiutare un’emittente o una produzione?
Una consulenza specializzata consente di:
- verificare in anticipo la conformità dei palinsesti e dei singoli programmi;
- controllare promo, spot e product placement nelle fasce sensibili;
- ridurre il rischio di segnalazioni, procedimenti sanzionatori e danni d’immagine;
- formare redazioni e reparti creativi su un uso corretto e responsabile dei contenuti destinati ai minori.
Per analizzare casi specifici o rivedere le policy interne della tua emittente è possibile richiedere una consulenza dedicata.
• Le emittenti TV devono rispettare il Codice di autoregolamentazione TV e Minori e la normativa sulla tutela dei minori.
• Particolare attenzione va posta alla fascia protetta 16.00–19.00 e ai programmi accessibili ai bambini e ragazzi.
• Vanno evitati contenuti, immagini e pubblicità che possano nuocere allo sviluppo psichico e morale dei minori.
• In caso di violazioni sono previste sanzioni elevate e, nei casi più gravi, la sospensione della concessione televisiva.
• Una consulenza preventiva su palinsesti, promo e spot riduce il rischio sanzionatorio e tutela l’immagine dell’emittente.
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